10 ottobre 2011

AbeceDIARIO africano: lettera L (domenica di riflessione)

9 ottobre (domenica)

E' una domenica un po' particolare. A pochi isolati da qui c' è una casa famiglia dell'Associazione Giovanni XXIII (per chi non la conosce quella fondata da Don Oreste Benzi) e nel pomeriggio è atteso l'arrivo di Paolo Ramonda il successore d Don Oreste che si ferma un paio di giorni ad Iringa. Saremo anche noi alla messa pomeridiana con lui e quindi la mattina trascorre tranquilla senza la trasferta a Mgongo per la tradizionale messa domenicale.

In questo momento di calma ringrazio chi mi segue da lontano grazie al web: sto ricevendo davvero tanti segnali che mi confortano; perciò prometto che non oserò più dare un numero ai possibili lettori di questo blog.


L come Lucio Lunghi (vale doppio)

Anche le ali della “Nyumba Ali”per poter davvero volare devono essere due. Lucio, mio cognato, è una di queste ali anche se a volte non si nota come merita. E' sempre stato così, da quando io mi ricordo la sua presenza nella mia vita: Bruna si fa conoscere, si espone e a volte si impone: Lucio è con lei come la presenza costante che garantisce la solidità dell'esperienza.

Lei rilascia le interviste radiofoniche, lui aggiusta la radio...

Qui si dice che Lucio curi la “logistica” che va tradotta in questo modo:

  • costruzione materiale di molte strutture della casa, ultimo il bellissimo gazebo al centro del parco dove i bambini mangiano e usano il computer

  • gestione di tutti i problemi pratici: dall'elettricità all'idraulica

  • attrezzatura e governo dell'orto con esperimenti di avanguardia riusciti (il basilico) o falliti (le zucchine), delle piante da frutto (papaye, banane, passion fruit e – incredibile! - fragole) e delle tre galline che producono uova mignon.

In questi giorni l'ho accompagnato al mercato a comprare frutta, verdura e pesce essiccato per la casa e per la mensa dei bambini, passando tra i vari banchi senza farsi infinocchiare da chi lievita i prezzi solo perché compra un bianco. Lucio parla poco il kiswahili ma si fa capire e rispettare.

L'ho assistito per caricare una quantità industriale di valigie sul tetto dell'auto (io le avrei perse tutte durante il viaggio).

Ha guidato senza battere ciglio nel caos di Dar, poi per 8 ore di seguito da Dar a Iringa su strada asfaltata e per 10 ore, in gran parte sullo sterrato sconnesso, nel giro al parco di Ruaha.

Tutto ciò oltre all'affetto che sprigiona, in quanto “Baba” della casa, nei confronti di Mage, Vicky, Ageni e dei bambini del centro.


Questa è la “logistica” che, come si può capire, non ha nulla a che spartire con la “logica” ma deriva direttamente dall'attitudine che ho sempre conosciuto in lui: quella di una disponibilità generosa che non arretra mai.

Così quando Bruna fa le sue classiche sfuriate per tutte le questioni che non funzionano (e vi assicuro che le occasioni non mancano...) Lucio è lì e a volte viene chiamato in causa non perché si sia tirato indietro ma perché troppo disponibile...proprio perché è davvero così, passata la fiammata le soluzioni si trovano in quel misto di logica e logistica che sono le due ali che formano una coppia che sta contagiando altri con l'idea che si possa davvero volare.


L come Liturgia

Un breve accenno alla Messa nella casa della Giovanni XXIII con Paolo Ramonda.

Padre Josè (che è colombiano) mescola le lingue ed anche i canti variano tra la tradizione africana e il classico repertorio parrocchiale (con pianola e chitarra) in cui mi trovo più a mio agio.

Dopo la Messa si mangia qualcosa insieme e ci si conosce: al solito riscuoto un grande successo per la statura e la misura dei piedi...una ragazza prova ad adottarmi come suo nuovo fidanzato ma io rimango fedele a Mage.

Con Paolo Ramonda faccio la lista di quante persone dell'Associazione (di Ferrara ma non solo) conosco: è incredibile scoprire i fili che legano non solo le vite ma anche i luoghi...e constatare che lui viene da un pese della Val Stura in provincia di Cuneo, la valle su cui mi sono sbizzarrito varie volte in prevedibili giochi di parole.

1 commento:

mama twiga ha detto...

contesto e protesto : io non mi impongo,io DISPONGO.
mama Twiga