25 luglio 2023

50005 accessi al mio blog


Il mio blog in questi giorni ha superato i 50.000 accessi: sono riuscito a "fissare" il momento in cui si è realizzato il numero palindromo 50005.

Non è un numero stratosferico: semplicemente a me fa effetto pensare che dal 2007 ad oggi 50.000 persone abbiano dato un'occhiata  a qualcosa del mio mondo.

Il post col più alto numero di visualizzazioni (8.414)  è del 20 luglio 2012, durante il mio secondo viaggio nella Nyumba Ali in Tanzania

...E SONO ANCORA QUI - 3- nella Nyumba Ali (la casa con le ali) – Iringa – Tanzania luglio 2012

Prima dell’inizio della collaborazione con La Voce di Ferrara-Comacchio con la pubblicazione settimanale di “Fantasticherie e Foglietti” la Nyumba Ali è la realtà di cui ho scritto di più con resoconti quotidiani dei miei tre viaggi a Iringa  in Tanzania (AbeceDiario Africano - 2011, E sono ancora qui - 2012, Note e noticine - 2016/17).

Al secondo posto Hai letto "Forse è davvero così"? Lascia un commento… del 9 novembre 2008, vicino alle 1.000 visualizzazioni


Attraverso il Blog ho sempre cercato di interagire con chi segue la mia voglia di scrivere: due libri (Forse è davvero così e La Maggiorana Silenziosa), un CD (Un Filo Tenue ma tenace) e diversi testi autobiografici o di riflessione più complessiva (le pagine sull’8 marzo hanno avuto un discreto seguito).

In sostanza credo che il blog sia uno strumento un po’ fuori tempo nell’era veloce dei social: ha, però, il formidabile vantaggio di conservare tutto quello che viene pubblicato.

Rivedo quello che ho scritto e trovo molto della mia vita che ho il piacere di poter continuare a condividere.


13 luglio 2023

Una (mia) canzone per l'estate

Anche se non si sente per radio (almeno finora), è disponibile su  Spotify e sulle altre piattaforme online.
Da un testo scritto anni fa riemergono gli Acquastoppisti, in una veste rinnovata e attualizzata grazie agli arrangiamenti di Paolo Martorana - Ananas Studio di Ferrara. 
Dopo una breve intro eseguita con uno Steinway & Sons a coda appaiono questi personaggi quasi mitologici che risvegliano la curiosità e la fantasia alla ricerca di Re Estate.
"Un grande viaggio, se vuoi, ti sta aspettando..."
😉

Qui su youtube. 

7 luglio 2023

Il Foglietto in tasca n.43

La Voce di Ferrara-Comacchio dopo questo numero si ferma fino a settembre. 
Sono arrivato a 43 uscite settimanali che equivalgono a 300 giorni coi miei 7/8 lettori fedeli: la pausa estiva arriva al momento giusto in cui stanchezza ed entusiasmo si equivalgono.
Spero ci ritroveremo a settembre.

Intanto questa settimana il "Foglietto in tasca"  nasce ancora durante l'esperienza che ho vissuto la settimana scorsa: nell mia testa si intitola "A volte basta davvero poco".

Qui il testo.

"Buono è il Signore verso tutti, 

  la sua tenerezza si espande su tutte le creature."

A volte basterebbe una maniglia a cui tenersi, dieci centimetri di spazio in più o in meno, cinque minuti di attenzione e ascolto. A volte, davvero, è il poco che facilita o ostacola le vite nostre e degli altri. Anzi, togliendo ogni pretesa di definire situazioni generali: sono soprattutto i dettagli a regalarmi il significato delle esperienze che vivo. 

È quel filo di voce che ti chiede quale rasoio usi, quel gesto della mano che segnala un bisogno impellente, quell'abbraccio che ti arriva all'improvviso senza saperne la motivazione.

Dove sono io? Apparentemente dalla parte di chi aiuta ma, nella sostanza, nella posizione di chi sta assaporando attimi di profonda intensità.

È facile cadere nella retorica del "c'è più gioia nel dare che nel ricevere" specie se, in fondo, non hai dato altro che il tuo superfluo a chi dalla vita ha avuto meno dell'essenziale.
Più difficile è rendersi conto di dipendere davvero uno dall'altro, accogliendo la pienezza di senso di ogni rapporto veramente umano.

Sono qui, in questa notte di estate del 2023, fortunato ad essere ancora in ricerca. Con la schiena indolenzita e le lacrime agli occhi ricordo a me stesso che basta davvero poco (un appiglio, uno spazio, un tempo) per provare a riconoscere il dono della vita di ciascuno e in ciascuno.
Forse è proprio la tenerezza di Dio che si espande su di noi, creature fragili nella ricchezza e ricchi nella fragilità.


 

2 luglio 2023

Il Foglietto in tasca n.42


Gli ultimi due "foglietti" prima della pausa estiva provano a rileggere  un'esperienza forte in cui sono stato coinvolto. In questa prima "puntata" i timori e le speranze  della vigilia. 
Il testo, come sempre, è pubblicato su La Voce di Ferrara-Comacchio e si può leggere anche qui di seguito.

"come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova."

Il penultimo foglietto prima della pausa estiva lo scrivo la notte prima di partire per una settimana come accompagnatore volontario di un gruppo di persone disabili.

Sono teso perché so che dovrò mettere alla prova le dichiarazioni teoriche sulla bellezza di aiutare gli altri, misurandole con la realtà quotidiana attraverso ascolto vero, empatia e servizio. 

Già mi sto perdendo con la lista delle situazioni a cui dovrò stare attento: non posso mettere ancora più in difficoltà chi è già provato dai limiti oggettivi imposti dal suo corpo.

Inoltre devo fare i conti con le fragilità che io stesso mi porto dietro e che non vorrei fare pesare sugli altri.

È proprio vero che tutti siamo disabili, costretti nei confini che il nostro corpo ci impone: quello che cambia è la durezza che rende insormontabili questi limiti. Le persone, però, non sono definite dalle loro incapacità.

Ecco che, come scrive Paolo nella lettera ai Romani, anche noi possiamo camminare in una vita nuova: per me questa settimana significa dedicarmi al servizio autentico che suppone una visione positiva delle capacità piuttosto che dei limiti.

Sono fiducioso: gli altri volontari che ho conosciuto in questi giorni sono più competenti di me, esperti e coesi. So che la collaborazione ci farà diventare una vera comunità.

Anche questa consapevolezza è la garanzia che l'esperienza sarà sovrabbondante di ricchezza umana per tutti, senza distinzione di abilità, ruoli e condizioni.