20 luglio 2012

...E SONO ANCORA QUI - 3- nella Nyumba Ali (la casa con le ali) – Iringa – Tanzania luglio 2012


Prima di raccontare delle avventure al Ruaha Park (cosa che forse non farò io) voglio fissare nella memoria di questo viaggio la giornata a Mapanda. In cima al villaggio, dopo una impegnativa strada sterrata, sorge la parrocchia “fidei donum” della diocesi di Bologna: in pratica è una parrocchia con un parroco di Bologna solo che si trova nel cuore della Tanzania. Dopo 10 anni dovrebbe poi passare alla locale diocesi: non si può essere missionari in eterno e la missione o serve a far crescere la gente del posto o altrimenti fallisce il suo scopo di promozione. Il modello sembra funzioni, dato che proprio all'inizio del 2012 la parrocchia di Usokami è stata affidata al clero locale.
Più sotto, proprio lungo la strada fra Usokami e Mapanda (ribattezzate Uso il Camion e Ma-Panda4X4 data la tipologia della strada), si trova la sede dove i fratelli e le sorella della Visitazione vivono in estrema povertà. Dovevo andare per vedere dove vive Marta la mia compagna di viaggio nel ritorno di ottobre (Ne ho gia’ parlato nel post del 21 ottobre 2011http://pieffe.blogspot.com/2011/10/abecediario-africano-finalmente-la-zeta.html).

E' stata una domenica davvero speciale, in due strutture modeste dove l'acqua è quella piovana raccolta nelle cisterne e l'elettricità è prodotta da tre piccoli pannelli solari.
Clima monastico coi fratelli impegnati nella traduzione delle scritture e dei padri della chiesa direttamente dalle versioni antiche allo swahili e le sorelle in assistenza all'ospedale e nella conduzione della casa. Semplicità e amicizia intorno ad una bella tavola per una domenica dal sapore antico e, soprattutto, vicino ad ogni forma di povertà materiale ma non spirituale.
Durante la visita alla chiesa abbiamo trovato i tamburi che normalmente accompagnano la Messa...è stata subito una festa grazie ai bambini che suonavano senza remore accompagnando i loro canti: anche noi ci siamo lasciati contagiare e persino io sono riuscito a fare un ritmo lontano dalle mie conoscenze che non vanno oltre i ritmi delle tifoserie.
E’ bello sentirsi a casa a migliaia di chilometri da casa.


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