25 febbraio 2021

Laura Vincenzi

 

Lunedì 1 marzo inizia la fase diocesana del Processo di  beatificazione di Laura Vincenzi: sono molto preso da questa esperienza, così ho preferito dedicare a Laura la fantasticheria di questa settimana. 
Il Vangelo ci propone la trasfigurazione: l'anticipo a misura di uomo di cosa significa vivere accanto a Dio. E' la situazione in cui Laura si trova insieme a tanti con cui  condivide la santità  indipendentemente dal riconoscimento che può venire dalla Chiesa. Il processo che inizia servirà a dare spazio all'idea che la santità è a portata di tante persone di cui Laura Vincenzi è un esempio.
Non aggiungo altro, in questi giorni si parlerà molto di Laura: attualmente è molto attiva la pagina facebook  Per Laura Vincenzi   consiglio una visita.

Ecco il testo della "Fantasticheria" su Laura pubblicata questa settimana  su La Voce di Ferrara-Comacchio

LAURA.

Il 1° marzo inizierà il processo diocesano per la beatificazione di Laura Vincenzi. La Voce della settimana prossima ci racconterà l’evento. Io, oggi, immagino Laura dentro il Vangelo della trasfigurazione: la vedo che sta parlando con Gesù, Mosè, Elia e chissà quanti altri amici ed amiche. Io, invece, sono qui fra lavanderie a gettone che hanno soppiantato i lavandai, grattacieli al posto di capanne e nuvole cariche di smog da cui non esce nessuna voce. Come i discepoli continuo a chiedermi cosa vuol dire risorgere dai morti.

So, però, che Laura è riuscita ad affidarsi sinceramente a Gesù.

Per far conoscere Laura è stata scritta una canzone che a breve sarà resa pubblica. L’autore mi ha mandato il testo in cui le parole delle strofe sono tutte frasi scritte da Laura. 

Si comincia con “Nulla è per caso e vorrei che la mia vita fosse sempre un canto al Signore” per finire con un brano del suo testamento spirituale: ”Signore ti ringrazio dei doni che mi hai fatto, aumenta la mia fede per sorridere alla vita”. Avere una fede che fa cantare e sorridere anche nel dolore è il segreto che Laura ci dona: per questo, nel ritornello, il coro risponde: “Crediamo nella comunione dei santi, sappiamo che Laura canta, ride, gioca insieme a noi”.

E’ il filo che ci unisce, anche oggi, nel solco tracciato dalla trasfigurazione.

La canzone di questa settimana si chiama “Laura canta insieme a noi”. Verrà presentata nei prossimi giorni dal gruppo che promuove la causa di beatificazione di Laura Vincenzi: cercatela….


18 febbraio 2021

Clemente


 Questa settimana la fantasia rende attuale la memoria. Un accenno a Filippo Franceschi, il Vescovo che mi ha fatto gustare la bellezza di stare da laici dentro a una chiesa aperta e accogliente, e un invito ad ascoltare la canzone “La Voce del silenzio”. 

Al festival di Sanremo del 1968 è arrivata ultima: un festival dove c’erano Louis Armstrong, Wilson Pickett, e Dionne Warwick che, appunto, cantava La Voce del Silenzio. 

Negli anni è stata rivalutata e la frase dell’inizio “Volevo stare un po' da solo per pensare tu lo sai, ed ho sentito nel silenzio una voce dentro me” va oltre la semplice idea di una canzone d’amore.

Mi fa sorridere anche l’idea che si parli della Voce del silenzio su La Voce di Ferrara-Comacchio


Questo è il testo: tempo di lettura 1 minuto e 10 secondi.

Clemente

Clemente era un ragazzino curioso:

aveva sempre una domanda, voleva capire.

Al campo  ACR dove l'ho conosciuto

era venuto a trovarci il Vescovo Filippo:

col suo stile cordiale aveva spiegato

la parabola “Del Figliol Prodigo".

Era ormai ora di pranzo,

se non fosse che Clemente ha iniziato a fare domande su tutto,

persino su come funzionava

l'allevamento dei maiali ai tempi di Gesù.

Il Vescovo rispondeva  con pazienza,

ma gli altri ragazzi sbuffavano,

sollecitati dalle cuoche che chiamavano tutti a tavola.

Il giorno dopo, in gita, Clemente rimaneva in disparte:

mi sono avvicinato provando a capire il suo disagio.

Ho dato il meglio di me citando Qoèlet :

c'è un tempo per tacere e un tempo per parlare”.

Lui, invece, ha continuato a parlare più che ascoltare:

ho capito che bisognava lasciarlo in pace.

Durante il viaggio di ritorno in pullman,

quando tutti erano sprofondati nel sonno,

Clemente si è venuto a sedere vicino a me e, come al solito,

ha iniziato a parlare (proprio quando avrei potuto dormire anch'io):

"ieri quando abbiamo fatto il deserto ho provato a stare

un po' zitto anche dentro di me.

Forse era quella cosa del tempo che mi dicevi tu.

Non è così brutto."

Io  ho fatto un cenno con la mano

mentre le palpebre mi crollavano.

Ora Clemente fa lo psicologo in un'altra città:

ho saputo  che è molto apprezzato

perché sa ascoltare e parla chiaro.

Proprio come Gesù dopo essere stato nel deserto.

Canzone della settimana: “La Voce del Silenzio”

nelle tante versioni disponibili dal 1968 ad oggi.



12 febbraio 2021

Beatrice

Questa settimana sulla Voce chi vuole fantasticare con me 

può incontrare Beatrice. 

La canzone proposta è una di quelle che mi fanno stare meglio:

il ritornello dice di "fare la doccia, inondare con l'amore le persone che ami".Un'immagine stupenda che mi aiuta a pensare che,

sempre come dice James Taylor,

"le cose andranno molto meglio se solo tu lo vuoi".  

Buona lettura e buon ascolto.


Ecco il testo pubblicato  sul settimanale  La Voce di Ferrara-Comacchio

                        

                                                    BEATRICE

Beatrice fin da piccola voleva recitare: già alle medie, scherzando, la chiamavamo BeAttrice, ma quando ci stressava diventava BeAtroce. Lei stava al gioco, come ha sempre fatto e come fa ancora adesso: ogni tanto mette in scena brevi recite in dialetto per gli anziani della casa di riposo in cui lavora come operatrice.

Quest’anno, nella “bolla Covid” in cui è rimasta isolata dentro la struttura per tutto il mese di gennaio, ha organizzato una performance su Sant’Antonio recuperando anche alcuni testi di una “Vciada” che ha ereditato da suo nonno.

Mi ha mandato il video girato da un suo collega. Tutto finisce, ovviamente, con la preghiera che gli anziani, anche i più colpiti dalla degenerazione cognitiva, recitano a memoria. Si sente proprio un coretto via via più deciso che proclama: “Sant’Antoni dal busghin, chi ngh’è pan e chi ngh'è vin…”. Soprattutto si vedono occhi accesi, per qualche minuto di nuovo vivi.

Mi immagino il fiume carsico di pensieri, ricordi e sogni che scorrono sotterranei finchè un’occasione speciale non li fa tornare alla luce del sole.

Sono convinto che è lo stesso sole che ha celebrato la purificazione del lebbroso, uno squarcio di luce che apre nuovi orizzonti.

La tenerezza di Beatrice è, secondo me, la stessa di Gesù e chi la incontra non può tenerla solo per sé.  Non a caso Beatrice significa "colei che rende felici", ancora meglio “che dà beatitudine"...un bel pensiero su cui fantasticare. 

Canzone della settimana: "Shower the People" di James Taylor


5 febbraio 2021

Armando


 Con la Fantasticheria di questa settimana entriamo nel vivo del viaggio sugli stimoli del Vangelo.

La strada passa attraverso personaggi: il primo è Armando (tempo di lettura 1 minuto e 10 secondi)

Ecco il testo pubblicato  sul settimanale  La Voce di Ferrara-Comacchio

ARMANDO

Armando quando si accorse che il suo nome era il gerundio presente del verbo “armare” rimase perplesso, ma poi se ne fece una ragione. Anzi: cominciò a pensare che sarebbe stato una persona pronta a combattere per i propri ideali. Quando lesse in Amleto di Shakespeare “prender le armi contro un mare di sofferenze e, opponendosi, por loro una fine” scoprì il vero valore dell’arma che voleva usare.

Fu così che si trovò a lavorare in un'associazione di tutela dei consumatori.

L’ho incontrato l’altro giorno dopo anni che non ci vedevamo. “Non hai idea di quanti imbroglioni riescono a fregare le persone: promettono miracoli e tanti ci cascano. Da qualche anno, poi, sembra che l’invasione dei social abbia addormentato ancora di più la capacità critica. Noi proviamo a svegliarli e, quando il guaio è già fatto, cerchiamo le strade per rimediare. Non sempre, purtroppo, è possibile.” Gli occhi di Armando, l’unico segno di comunicazione facciale concesso dalla pandemia, avevano una luce vitale: è ancora attivo, con le sue armi in pugno a contrastare i venditori di miracoli.

Probabilmente sa che i veri miracoli bisogna saperli vedere: quando avvengono (ne ho esperienza diretta) è sempre lontano dai riflettori. Proprio come Gesù che si sottrae dalla folla che lo cerca per riempirlo di “like”.

La sua storia, come quella di Armando, si descrive anche con altri gerundi: ascoltando, camminando, cambiando, cercando…per guarire e scacciare i demoni.

Canzone della settimana: “Rainmaker” di Bruce Springsteen