16 dicembre 2016

Note, noticine e anche strumenti: armonium del 15 dicembre.

Il 15 dicembre è l'anniversario della nascita della mia Parrocchia, la specialissima chiesa di Viale Krasnodar. Dopo la Messa e la cena comunitaria è andata in scena  una rappresentazione sul Natale straordinariamente efficace nella sua semplicità.

Sono stato scritturato in extremis per accompagnare con la tastiera alcuni canti tradizionali che scandivano alcune scene. La mia scelta è stata quella di usare il vecchio armonium fermo in un angolo della chiesa: per farlo suonare bisogna pedalare decisi
per azionare i mantici che danno suono alle note, altrimenti non funziona.
Per me, pianista "a orecchio" che faccio gli accordi e cerco qualche nota della melodia, è stata un'emozione speciale accompagnare  “Astro del ciel” e “Tu scendi dalle stelle” con la rilassatezza di un coro di amici consapevoli ma senza ansia da prestazioni.
Ho ritrovato poi un classico della mia adolescenza: "In notte placida"  e tornando a casa ho scoperto che è un testo antico italiano su una musica del francese  François Couperin (1668-1733). Ho resistito alla tentazione di suonarlo come una mazurca e, anzi, ho messo molta enfasi, pedalando come Coppi sullo Stelvio, quando attacca il ritornello passando dall’accordo maggiore a quello minore.
Anche queste sensazioni semplici,  queste musiche calde della nostra tradizione mi aiutano a prepararmi al primo Natale della mia vita sotto l’Equatore. 

So già che in Africa la Messa è una festa di musica e balli: a Natale sarà quell’apoteosi che noi, ormai appiattiti sui tristi rituali degli spot, forse non riusciamo nemmeno ad immaginare. Spero di essere pronto a farmi coinvolgere e che  pedalare all’armonium mi sia servito da allenamento fisico e spirituale.




1 commento:

Unknown ha detto...

Grande pedala sempre! Sempre avanti!