26 dicembre 2016

25 dicembre, nota di Natale: accogliere più che capire.

Scrivo del Natale un giorno dopo, qui sotto il portico della Nyumba Ali, solo insieme a Viky e Mage.
Mi godo la quieta presenza del mondo attorno a me tra uccellini azzurri, farfalle bianche, Viky che narra il suo mondo interiore trapanando suoni fra le fessure dei denti mancanti e Mage che mi guarda in attesa di una mia parola o gesto che la faccia esclamare “Kaka Patrizio rafiki yangu!”.
Una nipote ed un’amica, un senso che va accolto più che capito.
Natale è questo, anche qui: accogliere più che capire.
Giornate di svolta, di abbandono, di gratitudine, di consapevolezza che la forza della vita vale più della vita della forza.
Insieme al canto degli uccelli arriva quello del Muezzin dall’altro lato della strada che scorre sotto la collina di Wilolesi dove sorge la Nyumba Ali: fra un po’ anche le varie chiese evangeliche cominceranno a fare musica ad alto volume.
Invochiamo quel Dio che aspetta solo di incontrarci con un abbraccio riparatore, un Dio che va accolto più che capito. Buon Natale.


Anche le foto di oggi vanno accolte più che capite:

 Viky



e Mage

4 commenti:

Unknown ha detto...

...vale anche per gli amici! Vanno più accolti che capiti! Tu sei maestro nell'insegnarci questo da molti anni. Io sono una cattiva alunna però. In questo Natale mi propongo di migliorare. Grazie.

Marceĺlo ha detto...

Per me è stato sempre più facile capire piuttosto che accogliere. Ma ora che l'età avanza tendo a capire sempre meno ed il vuoto avanza più veloce di quanto lo sia la mia capacità di cambiare ed invertire rotta. Meno male però che esistono certi amici... 😊

Cristiana ha detto...

Credo sia importante anche la 'vita della forza'...quella forza che ci permette di andare avanti e di sostenere la forza della vita.

Mama twiga ha detto...

Mage e Viki, Viki e Mage, un binomio che non chiede di essere capito, una strana coppia che racconta ogni giorno il miracolo dell'amore. Mi mancano