26 aprile 2023

Il Foglietto in tasca n.32


Mi capita di sentirmi straniero, incapace di comunicare con gente che non capisce, non ascolta o non accetta il dialogo. Per fortuna non è sempre così.
Il "Foglietto in tasca n.32", come ogni settimana su La Voce di Ferrara-Comacchio, nella fortuna di non essere solo ad affrontare il tempo in cui vivo.
Si può leggere qui di seguito.

"Comportatevi con timore di Dio nel tempo in cui vivete quaggiù come stranieri."

Questa frase della lettera di Pietro attraversa l'orizzonte tra la letteratura e la vita arrivando direttamente nel mio cuore.

In questi giorni mi capita di sentirmi straniero e sperimento l'impossibilità di comunicare con gente che non capisce o non ascolta. Mi sembra che sia cresciuto enormemente il numero delle persone che non accettano il dialogo, chiudendo le porte ad ogni possibilità di comunicare.

Forse è sempre stato così: segnalo che a me, adesso, appare come un fenomeno in costante aumento nell'esperienza quotidiana.

Poi, invece, mi si aprono squarci di luce inattesa, finestre di umanità intensa che mi regalano istanti di speranza quando non me l'aspetto.

Anche qui, niente di nuovo, se non decidere consapevolmente di stare dentro all'esperienza quotidiana: un atteggiamento antico che si rivela ancora all'avanguardia..

Mi manca ancora di capire come posso fare a vivere il timor di Dio: devo liberarmi del peso della parola "timore" che mi perseguita dai primi approcci col catechismo e contrasta con l'esperienza di Dio padre-madre nella misericordia.

Una strada me la indica la mia amica Laura Vincenzi che, pochi giorni prima di morire, ha scritto:"Ti prego, Signore, aiutami ogni giorno a sorridere alla vita che mi viene donata, insegnami a sapermi sempre più distaccare da me, per accogliere con amore e delicatezza il dono degli altri che sono il riflesso della tua presenza" (marzo 1987).

Così, in compagnia di Pietro e Laura, cerco il senso del mio vivere quaggiù.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Fabrizio ho letto il tuo foglietto 32 mi è piaciuto molto, mi ha commosso la lettera che ti ha lasciato Laura Vinvenzi . Complimenti