Le parole giuste sono in una canzone che mi è tornata in mente per caso: si può ascoltare subito dopo il testo del "Foglietto in tasca n.30" pubblicato su La Voce di Ferrara-Comacchio
“E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute”
Pensavo
a come dire meglio questa idea, evitando di cadere nel moralismo,
mentre camminavo nel parco sotto casa mia: in questi casi i pensieri
in libertà sono accompagnati dall’ascolto in cuffia di brani
selezionati casualmente fra quelli salvati nel mio smartphone.
È
successo così che, mentre stavo ragionando sul fatto che per
testimoniare bisogna saper vedere, è partita la canzone “Quando
nuovi occhi” dei Gatti di Vicolo Miracoli.
Un
brano del 1975 che non ascoltavo da tempo, dice esattamente quello
che avrei voluto scrivere: Pasqua ha senso se aiuta a vedere la
realtà con occhi nuovi.
Trascrivo
il testo, è il mio augurio per questa Pasqua.
“Quando nuovi occhi guardano le cose vedono quello che tu non vedi.
Ogni due minuti nasce un testimone, generazione di giudici per noi.
Come un mosaico che cresce nei giorni la generazione verrà.
Dalle pietruzze comincia la grande figura che guarda di già.
Ciò che ti circonda non considerare qualcosa che poi lasciar lontano;
e se la tua mano nulla avrà cambiato proprio per questo la si giudicherà..
Questi nuovi occhi sguardo sulle cose, pieni di quello che tu non vedi.
Ogni due minuti nasce un testimone, generazione di giudici per noi.
Come un mosaico che cresce nei giorni la generazione verrà.
Dalle pietruzze comincia la grande figura che guarda di già.”
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