Voglio condividere alcuni fotogrammi del mio
ritorno a Iringa, nella Nyumba Ali, in questo luglio del 2012.-.
Questa volta non sono solo: con me c’e’ un
pezzo importante della mia famiglia.
Comincio proprio con un frammento di diario
scritto da Nicola che il 25 luglio compira’ 9 anni
10 e 11 luglio 2012.
La prima cosa che vi voglio dire è sull'AEREO.
Avevo paura che si schiantasse alla partenza ma poi invece mi sono divertito
sui due aerei che ho preso. Specialmente il secondo era un po' speciale.
Davanti al sedile di ogni persona c'era uno
schermo tv dove si potevano guardare film, cartoni o giocare ai videogiochi. Se
vuoi potevi vedere il nostro areo a che punto del viaggio era.
Ognuno poteva scegliere e io vedevo cosa
stavano guardando gli altri: Elena guardava qualche film siccome le piace imparare l'inglese poi è riuscita a
trovare un film in italiano. La Bicia ha guardato Harry Potter 3 in inglese e il papà l'ultimo
di Shrek.
Ogni tanto ci portavano da mangiare poi tutti
dormivano.
Solo io sono rimasto sempre sveglio
soprattutto a giocare ai videogiochi. C'era una specie di Forza 4 e ho fatto in
tutto 88 partite: ne ho vinte 45 e perse 43.
Alla fine siamo arrivati a Dar alle due e
mezza di mattina e io ero quello che aveva dormito meno di tutti: abbiamo fatto
una fila che non finiva più per entrare in Tanzania e a un certo punto mio padre
era preoccupato perché non trovavano il mio passaporto. Poi tutto è andato bene
e siamo andati a letto che erano quasi le 5. Per fortuna all'aeroporto c'erano
la zia Bruna, lo zio Lucio e l'Ageni che ci stavano aspettando.
Il giorno dopo siamo andati sull'oceano
indiano in una bella spiaggia che si chiama “farfalla” KIPEPEO. Ho fatto tanti
bagni e ho visto l’ONDA più alta della mia vita.
Da qui in poi, invece, scrivo io.
IL MONDO IN UN CORRIDOIO
10 luglio ore 17.48 aeroporto di Istanbul. “living
in a movie” cantano gli Aerosmith sul mio mp3 mentre sonnecchio: ed è davvero
come vivere in un film. La canzone copre i rumori di fondo e questa folla che
attraversa il corridoio in attesa del volo mette in scena la sfilata
dell'umanità.
Qui c'è il mondo, ed è un mondo colorato di
pelli diverse, di vestiti variopinti e veli neri.
Cuffie, ipad, ipod, smartphone, bambini in
gruppi, auto elettriche per ricchi...e in mezzo noi: punto interrogativo sul
senso di un viaggio che è fin da ora la sfida di un futuro diverso in un mondo
in cui il bianco è forse lo sfondo su cui nuovi colori ricamano equilibri
ancora indefinibili.
LA CHITARRA CON LE ALI
Comprare una chitarra a Dar era una proposta
che facevo da tempo. In fondo in una citta’ da 5 milioni di abitanti si deve
poter trovare di tutto. Mi immaginavo, infatti, di aprire la versione locale di
“TuttoCitta’” alla voce MUSICA per trovare il posto dove acquistare una normale
chitarra acustica da studio da aggiungere agli elementi di conforto gia’
presenti nella Nyumba Ali.
Nulla di piu’ sbagliato.
Abbiamo dovuto trovare prima qualcuno che
avesse qualche idea della zona dove andare: poi, con una piantina abbozzata su
un foglio, abbiamo raggiunto grosso modo il quartiere indicato. Qui abbiamo
chiesto a uno che mentre ci ha fatto parcheggiare si e’ offerto di
accompagnarci. Cosi’ Lucio ed io siamo entrati a KARIAKOO, il rione – mercato
di Dar, seguendo la nostra guida che quasi correva fra negozi e vicoli stretti
in un labirinto di suoni e pertugi. Superato il venditore di chitarre elettriche
abbiamo raggiunto uno sgabuzzino dove si trovavano appese (in mezzo ad altre
merci di vario tipo) due chitarre acustiche. Erano in alto, polverose,
scordatissime (in tutti i sensi) e chiedevano aiuto: desideravano poter fare
quello per cui sono nate...suonare.
Ne ho scelta una dopo aver a lungo provato a
riportarla ad un’intonazione degna del suo rango.
Ora alla Nyumba Ali, appesa alla parete
accanto alla carta geografica della Tanzania, si trova una chitarra
sufficientemente accordata.
Stiamo gia’ preparando le canzoni da suonare
per il “VICTORIA DAY” il 21 luglio. Alla grande festa per l’adozione di Viki –
Victoria festeggeremo anche i compleanni di Elena e Nicola: fra i canti e i
balli delle Dade ci sara’ spazio per qualche canzone (ne stiamo preparando una
nuova) suonata con la “chitarra con le ali”.
4 commenti:
siete mitici un abbraccio a tutti voi, ai nuovi amici, anche se non li conosciamo sono parte del nostro cuore ciao toto
Molto simpatico il racconto di Nicola, tutto suo padre.
Siete in un posto talmente lontano dalla ns. realtà che se non fosse per i tuoi raccontini esisterebbe solo nell'immaginazione.. o nelle notizie del tg. Invece leggerlo così vivo, così bisognoso ma al tempo stesso ricco, ecco: ci fai sentire abitanti di un mondo più grande. Grazie Patrizio! Aggiornaci spesso, quando puoi!
ti leggo sempre volentieri e sarà un piacere leggere dall'occhio di Nicola. gran bella cosa far scrivere i ricordi di viaggio, con il tempo si perdono, ma le parole, si sa, rimangono. un grosso abbraccio a tutta la famiglia, un abbraccio in lungo e in largo. Giovanna
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