21 marzo 2024

Il Foglietto in tasca n. 70

Scrivo in una rubrica del settimanale La Voce di Ferrara-Comacchio ormai da 3 anni e 2 mesi: una bellissima esperienza che sta per finire. Mi sento un po' come Forrest Gump: dopo aver corso per 3 anni, 2 mesi, 14 giorni e 16 ore si fermò e disse: "Sono un po’ stanchino". Anch'io mi fermo e sono un po' stanchino, ma il vero motivo è un altro e lo si potrà leggere nel "Foglietto in tasca n. 70" (il penultimo). Il testo è disponibile qui di seguito.

"Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e io non ho opposto resistenza"

Questo “Foglietto in Tasca” è il penultimo che scrivo: a Pasqua interromperò la mia collaborazione con “La Voce di Ferrara-Comacchio”. Il motivo è semplice: ho deciso di candidarmi in una lista alle elezioni comunali. Non voglio, perciò, che si possano creare ambiguità di ruoli fra chi assume una posizione “di parte” e chi propone riflessioni più o meno profonde sul settimanale cattolico: io spero di essere sempre me stesso ma non voglio mettere in imbarazzo nessuno.

La volontà di mettermi al servizio, che mi ha spinto a tentare di scrivere qualcosa di sensato ogni settimana, è la stessa che metto alla prova nel campo della politica (che già Paolo VI ha definito “la più alta forma di carità”) per il bene della mia città: so benissimo che si tratta di stare dentro a conflitti e posizioni che inevitabilmente possono venire fraintese e strumentalizzate.

Il 29 gennaio 2021 ho ereditato le “Fantasticherie sul Vangelo della domenica” e ne ho scritte 62. Poi a settembre del 2022 è nato “Il Foglietto in Tasca” che raggiunge 71 uscite. In totale 133 pezzi da 1.500 caratteri l’uno: 199.500 caratteri che si possono arrotondare a 200.000. 
Ogni battuta di queste 200.000 è un grazie a chi mi ha sopportato ed accompagnato: sono tre anni che mi hanno aiutato a scavare un po’ di più nella Parola, con la consapevolezza dei doni e dei limiti che incontro ogni giorno.

Spero di non opporre troppa resistenza a Dio che mi apre l’orecchio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao Patrizio,
ti auguro il meglio nella tua prossima "avventura".
Ti ho apprezzato e letto sempre volentieri la tua rubrica.
Il fatto di metterti in gioco in un campo davvero difficile ti fa onore. Te lo dice chi ha sempre vissuto a contatto diretto con persone che si sono spese per la città senza fare tanti caroselli (il riferimento è puramente casuale).
Buona fortuna.