11 marzo 2024

Il Foglietto in tasca n.68

Una reazione al "Foglietto n. 67" mi aiuta a rendermi conto che il cervello è importante ma non va considerato più di quello che è:  secondo la mia amica Marisa (nome di fantasia) è solo un magazzino.
La proposta (accolta) è quella di riconoscere il ruolo del cuore.
Chi vuole saperne di più può leggere su La Voce di Ferrara-Comacchio oppure qui di seguito.

Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene.”

Puntuale come la lettera della Regione che mi segnala che non ho pagato il bollo auto dell'anno scorso (con relativo sovrapprezzo) è arrivato un commento critico al “foglietto” della settimana scorsa.

Aspettavo ed auspicavo contributi e infatti Marisa (nome di fantasia) mi ha scritto così: “Non sono d'accordo con quello che hai scritto questa settimana: non hai bisogno di svuotare il cervello, non è lì che trovano posto le cose importanti. Il cervello è solo il magazzino di prima raccolta, ogni tanto devi scremare quello che conta davvero e metterlo nel cuore: è da lì che si muovono le azioni e i sentimenti della nostra vita. Non essere troppo cerebrale e lascia che sia il cuore a guidarti: colloca lì la tua fede che, se ci credi, non è una regola ma è l'amicizia con Gesù”.

Grazie Marisa, mi hai dato uno spunto importante per gli ultimi “foglietti” che portano al termine della mia collaborazione a questa rubrica. Dopo un foglietto sul cervello potrei farne uno sul cuore e uno sulla pancia, seguendo una ripartizione molto usata nella comunicazione pubblica.

Ecco, quindi, il testo sul cuore con le parole speciali di Marisa (che ringrazio).

Alle sue riflessioni posso aggiungere che il cuore è il luogo della gratuità che va accolta nel dono di Dio: ne parla la lettera di Paolo agli Efesini. Sarebbe bello che diventasse un modo di affrontare la vita in pienezza.


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