Il mio amico Jacopo (nome di fantasia) è tornato da un lungo viaggio in giro per l'Italia alla ricerca di se stesso. Alla fine si è convertito e adesso vede satana dappertutto...confesso che lo preferivo quando era ateo!
Sul settimanale La Voce di Ferrara-Comacchio si possono leggere le mie brevi riflessioni settimanali, che sono riportate anche qui di seguito.
“La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.”
Il mio amico Jacopo (nome di fantasia) è tornato da un lungo viaggio in giro per l'Italia alla ricerca di se stesso.
Durante una lunga colazione l'ho aggiornato sulle novità della mia vita e lui mi ha descritto, con la consueta ricchezza di dettagli, le scoperte interiori ed esteriori del suo viaggio.
A un certo punto siamo arrivati a parlare di fede e religione: ero pronto ad abbeverarmi alla fonte del suo intelligente ateismo, ricco di spunti su cui è cresciuta la nostra amicizia. Con mio grande stupore ha dichiarato di essersi convertito grazie ad una persona che ha incontrato recentemente e, a seguire, ha cominciato a parlarmi del Male, del Demonio, di Satana. Lo vedeva attorno a noi anche in quel momento e mi invitava a non abbassare la guardia e a combattere costantemente.
Non mi ha sconvolto questa riflessione, mi ha spaventato il linguaggio militaresco, l'idea di essere assediati e di doversi, per questo, chiudere nel “fortino della tradizione”.
So che viviamo il tempo in cui la zizzania cresce insieme al grano buono: credo che il nostro ruolo di cristiani sia stare nel mondo affrontando le situazioni, consapevoli che “non manca più alcun carisma”. Per questo faccio fatica a seguire chi vive il cristianesimo come un combattimento.
Gesù è già morto e risorto per noi: è il tempo della pienezza, della misericordia, del dialogo empatico.
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