Misteri: realtà che non si riescono a spiegare. Nella fede e nell'esperienza quotidiana.
Su La Voce di Ferrara-Comacchio si possono leggere alcune "fantasticherie" nella mia urbica settimanale.
Il testo è disponibile anche qui. Buona lettura!
"La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi."
Eccomi davanti alla Trinità, a Dio che è "uno e tre", al mistero che (in quanto mistero) non si può spiegare.
Ci sono altre esperienze quotidiane che, senza essere misteri o dogmi, non riesco a capire fino in fondo e men che meno a spiegare: condividerle può essere un modo per gustarle meglio rinunciando alla pretesa di definire tutto.
Cosa
provo davvero quando ascolto la musica? Ad esempio, il Requiem di
Mozart: cosa muove dentro di me, perché non riesco a dare un nome
preciso a quello che mi succede?
MI sembra di aver intuito, invece, che il linguaggio verbale non aiuta: a volte interpretare e trasmettere ciò che sento ma non capisco può riuscire attraverso il corpo che comunica nel contatto, nella voce, nello sguardo e nell’abbandono.
Così forse posso avvicinarmi alla Trinità e provo, umilmente, ad accostarla ad un abbraccio fra persone che si amano profondamente e diventano un’unica cosa: una infinitesima parte di quello che è realmente. Assaporando e custodendo gli abbracci veri della mia vita sento che entro in contatto coi misteri che non riesco a spiegare.
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