Ho scritto questo Foglietto il 25 novembre “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”: da Isaia vengono spunti importanti e mi spingo anche a proporre di rivedere uno dei dieci comandamenti. Come sempre il testo si trova su La Voce di Ferrara-Comacchio e qui di seguito.
“Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà
decisioni per sentito dire;
ma giudicherà
con giustizia i miseri
e prenderà
decisioni eque per gli umili della terra.”
La Redazione della Voce di Ferrara-Comacchio chiede di inviare i propri contributi quasi dieci giorni prima della domenica in cui verrà letto il brano a cui faccio riferimento. Per il 4 dicembre, perciò, scrivo il 25 novembre quando tutto, attorno, mi parla della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Oggi la dicitura “giornata contro la violenza” è più spesso corretta in ”giornata per l’eliminazione della violenza”. Mi piace: “contro” è un atteggiamento generico, “l’eliminazione” è un obiettivo preciso. Dovremmo usarlo di più anche in altri ambiti: eliminazione della guerra, eliminazione del razzismo, eliminazione della schiavitù, eliminazione delle discriminazioni. L’elenco è da completare e condividere con chi non è condizionato da rigide appartenenze ideologiche. Su questa strada già Isaia era chiaro: per decisioni eque non bisogna giudicare secondo le apparenze, non decidere per sentito dire, ma agire con giustizia. Sulla violenza alle donne sento dire, proprio adesso, che inizia con l’idea che le donne siano una proprietà dei maschi. Mi viene da chiedere ai nostri teologi se sono sicuri che il comandamento “Non desiderare la donna d’altri” sia espresso in modo corretto: le donne non sono propietà di nessuno e su questo non ci possono essere interpretazioni e ambiguità.
Nessun commento:
Posta un commento