Non è facile convivere con le contraddizioni della mia vita, è “qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto” secondo una canzone scritta al tramonto degli anni 80.
80 è proprio il numero del primo contributo del 2022 alle “Fantasticherie sul Vangelo della domenica” pubblicate su La Voce di Ferrara-ComacchioIo 80 speranza e, contemporaneamente, 80 preoccupazione.
È la stessa
alternanza di sentimenti che vedo negli sguardi delle persone che incrocio in
questi giorni di festa: la disponibilità all'incontro, al cambiamento, alla
fiducia nel futuro si scontrano con la prepotenza, la chiusura e i tentativi di
arraffare il massimo che il presente può offrire.
Inoltre la
permanenza del Covid continua ad alimentare le divisioni fra persone, comunità,
popoli: una situazione che accentua le contraddizioni della mia vita, “qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto”
secondo una canzone scritta al tramonto degli anni 80.
Sentire
sulla propria pelle il peso dei contrasti quotidiani era forse lo stesso stato
d’animo di chi, in fila per farsi battezzare da Giovanni, ha avuto accanto
Gesù. Provo a entrare in sintonia con chi ha vissuto quel momento in cui, nel
popolo e fra il popolo, è avvenuto un fenomeno straordinario.
Per me, oggi,
è l’indicazione di una strada da percorrere: Giovanni e Gesù, che pagheranno di
persona le nostre contraddizioni e cattiverie, testimoniano che la sofferenza è
inevitabile ma non rappresenta l’ultima destinazione.
E io, che 80 incertezza, scopro che 80 consapevolezza: la fiducia autentica e l'impegno costante per gli
uomini, la natura e la società sono gli atteggiamenti e i comportamenti che ci
possono unire e salvare. Mi sembra che valga per tutti, credenti e non.
La canzone
citata nel testo è “Amandoti”: consiglio esclusivamente le versione dal vivo dell'autore
Giovanni Lindo Ferretti
1 commento:
Bel testo, complimenti per la scelta della canzone.
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