1 ottobre 2021

Zeno


Con la Z di Zeno si chiude l'ordine alfabetico: 
dalla settimana prossima su La Voce di Ferrara - Comacchio ci ritroveremo fra novità e continuità.
Zeno ci ricorda il valore dell'accoglienza facendoci entrare direttamente nel quadro descritto dal Vangelo: esperienze di famiglia, tenerezza, dolore  e abbracci.
Ecco il testo: buona lettura (basta un minuto).

Zeno.

Il Vangelo di questa settimana mi ha ricordato don Zeno il fondatore di Nomadelfia, un esempio di società accogliente. Così chiamo col suo nome i bambini e le bambine che ho avuto in affido e poi sono stati adottati. Chi era appena nato, chi aveva qualche mese; alcuni sono rimasti pochi giorni, altri per più di un anno.

Li vedo al centro della scena: stanno accanto a Gesù che, uno alla volta, li prende tra le braccia. Attorno ci sono i loro genitori adottivi che sorridono commossi, sorpresi dalla tenerezza del Figlio di Dio. Più indietro immagino i genitori naturali: di qualcuno so la storia, altri li ho visti ma soprattutto sento la tenerezza di Gesù per ognuno di loro, per le loro vicende di vite dure che hanno impedito di essere pienamente genitori. Il loro pianto ha il sapore della liberazione di chi ha sperimentato la misericordia.

Da qualche parte ci siamo anche noi, famiglie affidatarie. Stiamo sullo sfondo: non ci piace apparire e, come al solito, siamo arrivati all’ultimo momento barcamenandoci fra le varie situazioni che ogni giornata ci propone. Quindi nel mio pensiero ci sono anch’io che assaporo un contesto accogliente di straordinaria normalità. Gesù coccola i bambini: la cosa più importante che unisce genitori naturali, adottivi ed affidatari. Un momento che celebra il dono di ogni bambino per tutta l’umanità e mette in primo piano la storia speciale di chi ha tre mamme e tre papà.

Chi vuole può ascoltare “Passo passo” di Dario Marianelli (canta Petra Magoni) dal film “Pinocchio” di Garrone


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