8 ottobre 2021

DI


Finito l’alfabeto continuo a giocare con la lingua scritta: farò un viaggio nelle preposizioni usandole come trampolino per provare piccoli voli di fantasia.

Siamo sempre nelle "Fantasticherie sul Vangelo della domenica"
pubblicate ogni settimana su La Voce di Ferrara - Comacchio

Ecco il testo: 

DI

Finito l’alfabeto continuo a giocare con la lingua scritta:

farò un viaggio nelle preposizioni

usandole come trampolino per provare piccoli voli di fantasia

(sempre attorno al Vangelo della domenica).

Le pre-posizioni semplici, come dice il nome, stanno prima,

stanno semplicemente  e dicono già qualcosa

di quello che verrà dopo. 

Questa settimana il Vangelo  ci parla proprio DI UN TALE:

armato di buoni propositi si inginocchia davanti a Gesù

al punto da suscitarne l'amore.

Marco non ci rivela il nome:

io so che si chiamava Dino, dato che ha detto DI-no

perchè possedeva molti beni.

Vedendolo andar via triste gli ho mandato un messaggio

su una piccola pergamena

(all’epoca WhatsApp non si era ancora diffuso):

“Dino, sei sicuro DI possedere le cose? DI chi sono i tuoi beni?

DI chi i tuoi figli? DI cosa è fatto il senso delle cose?”.

Forse non è il possesso che lo ha bloccato

ma la quantità DI cose a cui ha legato la sua vita.

In questo caso Dino è meglio DI me che non ho tante proprietà

ma faccio molta fatica a staccarmi da quelle,

spesso piccole, che considero esclusivamente mie.

Ho saputo, poi, che quando Dino è arrivato a casa,

ha passato un paio di giorni a rimescolare la sua tristezza

finché non ha ritrovato l’entusiasmo di quando Gesù

lo ha guardato con amore. 

DI lui si è parlato nel suo villaggio,

la sua trasformazione è stata evidente

anche se non è stata raccolta da nessun evangelista. 

Dino ha detto DI-si ed è, per noi oggi, un segno DI speranza.

Continuo a proporre brani musicali:

questa settimana “Ovunque Proteggi” di Vinicio Capossela.


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