Dopo il Concilio Vaticano II la "Sequenza", che si proclama in alcune feste fra la seconda lettura ed il Vangelo, è stata resa facoltativa, tranne a Pasqua e Pentecoste.
Di solito mi arriva come una sorpresa e, come tanti, non so se rimanere seduto o alzarmi in piedi, se devo ascoltare o leggere il testo, se sarà in italiano o in latino: per fortuna chi la proclama riesce sempre a coinvolgermi con istruzioni chiare.
Quest'anno sarò pronto: grazie all'impegno settimanale di #passa_Parola per La Voce di Ferrara-Comacchio ho potuto ri-scoprire in anticipo la bellezza del "Veni Creator".
Per
chi vuole leggere il mio contributo lo trova qui di seguito.
Quest'anno a Pentecoste sarò pronto alla proclamazione della Sequenza, curioso di sapere se sarà recitata o cantata, in italiano o in latino. Ho scommesso con me stesso e aspetto di vedere se ci ho preso.
Ho fatto qualche ricerca scoprendo che la Sequenza è un'antica forma di coinvolgimento del popolo nelle feste solenni: la musica e il ritmo della rima favorivano la partecipazione al mistero eucaristico. Anche per questo non mi farò cogliere di sorpresa, aspettando soprattutto la frase che ho scelto per questa settimana.
Mi fa effetto pensare che da più di mille anni si proclama che lo Spirito Santo è (fra le infinite definizioni) Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo: non mi era mai risultato così evidente, segno che è proprio oggi che ne ho bisogno.
Quasi preferisco questa descrizione alla sequenza dei sette doni che si impara al catechismo.
Lo Spirito che consola, è ospite dell'anima e dona sollievo arricchisce di una dimensione materna la terza persona della Trinità: mi aiuta ad alimentare la mia fragile fede che ha bisogno di radicarsi nella profondità dell'abbandono più che nella frenesia dell'azione. La dolcezza e il refrigerio dello Spirito, che accetta di essere ospite della mia anima, indicano lo stile con cui vorrei provare ad affrontare questa stagione della vita in cui mi sento chiamato a muovermi più in profondità che in velocità.
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