Torno a scrivere sul settimanale "La Voce di Ferrara-Comacchio": 1.500 caratteri alla settimana in continuità con le esperienze degli anni passati ma anche con qualche novità.
Innanzitutto il titolo: #passa_Parola. In questa prima uscita la scelta del nuovo nome della rubrica viene spiegato brevemente: ecco il testo. La Parola (con la P maiuscola) annunciata la domenica va accolta, lasciata crescere, impastata nella nostra vita che assume e trasmette un significato nuovo. Questo è il senso di un “passa Parola” che non è la trasmissione di ordini o di pubblicità (o pettegolezzi o bugie) ma è il desiderio di camminare oggi, qui dove siamo, accanto a Gesù. Il trattino basso (detto anche “underscore”) rappresenta la necessaria pausa di umiltà, riflessione ed esperienza che rende vitale l'approccio con la Parola.
Il diesis iniziale (ovvero “hashtag”) richiama la bellezza della diffusione che, più correttamente, per noi si chiama condivisione.
La Parola di riferimento è sempre presa, in continuità col “Foglietto in tasca”, dalle prime due letture domenicali.
Qui seguito il primo contributo, sulle letture di domenica 8 settembre.
Ciao
Giacomo, sono contento di ritrovarti nelle letture delle domeniche di
settembre 2024.
Ti
ricordo, insieme a tuo fratello Giovanni, quando avete mollato vostro
padre Zebedeo sulle rive del lago e anche quando vostra poppe mamma
aveva chiesto per voi un posto rilevante nel consiglio di
amministrazione della futura azienda di Gesù.
Da allora hai fatto un sacco di strada sulla via della santità: smentendo tua madre (ma non Gesù che lo aveva preannunciato) hai scoperto col martirio che la vicinanza vera a Gesù ha ricompense che non si misurano col prestigio sociale.
E
oggi lo dici chiaramente a me e a chi vuole provare a fare timidi
passi di avvicinamento al tuo percorso: i favoritismi personali, le
appartenenze, le amicizie interessate, le lobby non appartengono allo
stile del cristiano maturo.
È
ora di riprendere il filo di una ricerca autentica, come alcune delle
mie affezionate lettrici che sono passate da poco proprio a Santiago
di Compostela: sulle orme di San Giacomo la nostra conversione è
davvero un Cammino per vedere Gesù nella nostra vita e
imparare ad ascoltarlo.
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