«Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero».
Il profeta Sofonia nel suo libro, annuncia il “giorno del Signore” in cui tutti i malvagi ed i potenti verranno sterminati per la loro condotta di vita: solo gli umili e i poveri si salveranno. Mancavano più di 600 anni alla nascita di Gesù ed il messaggio era già chiaro nella sua straordinaria forza dirompente.
Ancora oggi in mezzo a noi un popolo umile e povero ci accompagna a conoscere la verità e la forza della vita: non so se sono capace di vederlo e ascoltarlo ma vorrei essere riuscire ad entrare davvero in sintonia.
Da Sofonia raccolgo lo stimolo che mi viene dal suo nome scomposto: So e Fonia. Quest’ultima parola significa “trasmissioni di suoni”: perciò, per me, il nome del profeta significa “trasmetto ciò che so attraverso i suoni”.
La voce del racconto, il canto, la musica possono essere veri strumenti di ricerca, conoscenza, comunicazione profonda.
È un orizzonte che mi affascina, in un periodo in cui, per varie circostanze, sono chiamato a mettermi in gioco attraverso musica e parole. Sono convinto (meglio: spero) che attraverso delle semplici canzoni si possa creare la sintonia (!) sulla ricerca dei valori autentici nell’esperienza quotidiana di ciascuno.
Se è così anche il suono delle nostre giornate può generare l’armonia semplice e profonda di cui tutti abbiamo bisogno.
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