La prima lettura della Messa che celebra la Madonna delle Grazie, Patrona della nostra Diocesi, ci fa incontrare Ester. Di fronte ad una figura femminile così forte viene naturale chiedersi come mai, ancora oggi, le donne non abbiano il giusto spazio nella nostra società e, purtroppo, anche nella Chiesa.
“Per i Giudei vi era luce, letizia, esultanza, onore.”
Per celebrare Maria, Patrona della nostra Diocesi, si parte da Ester che realizza una festa di “luce, letizia, esultanza, onore”.
È l’occasione per provare a celebrare le donne che tengono insieme i brandelli delle nostre storie: personali, comunitarie, sociali ed ecclesiali. Non sono un sociologo e nemmeno un teologo: posso solamente balbettare la certezza, che sperimento ogni giorno, che le donne sono il fulcro della mia vita.
Mi guardo attorno e verifico che c’è ancora troppo da fare per dare il giusto spazio allo specifico carisma femminile nella nostra società e, purtroppo, anche nella Chiesa.
Per questo chiudo con un piccolo testo che ho scritto e diffuso l’8 marzo del 2011
Prego…
come
dopo ogni “grazie”:
per
la quieta gentilezza
di
gesti forse inusuali.
Una
porta da aprire,
un
posto da indicare,
un
piccolo dono da festa.
Prego…
come
per chiedere scusa:
per
la vuota presenza
che
non sfugge il disprezzo.
Una
storia da rifare,
un
sapore da trovare,
un
cuore da farsi plasmare.
Prego…
come
uomo in ricerca
con
la sola certezza
che
guida il mio sguardo:
se
esiste, come credo,
Dio
è certamente donna.
Nessun commento:
Posta un commento