La Voce di Ferrara-Comacchio questa settimana pubblica il "Foglietto in tasca n.5".
Timoteo mi fa vagare fra Braccio di Ferro, il Molise e il passaggio a livello di Via Bologna.
Ecco il testo integrale (1500 caratteri spazi compresi).
"Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato."
È ancora Paolo che scrive a Timoteo e, di fatto, si rivolge anche a me.
Ho
voluto provare a conoscere meglio Timoteo, anche per liberarmi
dell'immagine del nemico di Braccio di Ferro (Popeye) che si chiama
Bluto/Brutus ma in italiano è stato ribattezzato, appunto, Timoteo.
Timoteo è stato il primo Vescovo di Efeso ed è morto lapidato per aver condannato i culti pagani. Il suo corpo è conservato nel Duomo di Termoli: nel mio prossimo “viaggio della memoria” in Molise (nei luoghi dove ho svolto una parte del mio servizio civile) farò una deviazione per andarlo a salutare.
Mi sembra sempre più che l’impegno del “foglietto” mi stia aiutando a sentire più vicina la Parola che viene proclamata alla domenica: Paolo, Davide, Filemone, Amos, Timoteo diventano dei compagni di viaggio nelle fatiche della fede incarnata nel quotidiano. Loro ce l’hanno fatta: non grazie ai superpoteri ma perché hanno saputo far fruttare “il bene prezioso che è stato loro affidato”.
Li immagino accanto a me mentre vado in bici. In particolare mi aiutano quando scendono le sbarre del passaggio a livello di via Bologna: invece di seguire l’iracondo Timoteo nemico di Braccio di Ferro provo a sperimentare la calma, capace di custodire, del discepolo di Paolo.
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