4 febbraio 2022

84

Anziani che condividono le loro esperienze coi giovani: sguardi pieni di gratitudine, emozioni autentiche nelle nostre case e sul lago di Tiberiade/Genesaret.
Fantasticheria n° 84 su  La Voce di Ferrara-Comacchio

Ecco il testo (tempo di lettura 1 minuto)

                                                      84

Olao aveva 84 anni quando, col Progetto "Adotta un nonno", gli adolescenti della Parrocchia andavano a trovarlo la domenica pomeriggio: fra una partita a carte e un commento ai risultati della Spal il tempo, nel salotto di casa, si riempiva di vita.

Olao a 19 anni era stato mandato al fronte nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, un argomento di cui non parlava volentieri. Una domenica nebbiosa di fine gennaio, però, guardando il fante di spade che stava per buttare sul tavolo, si fermò notando che assomigliava al sergente tedesco che lo faceva lavorare nel campo di prigionia. Fu così che Olao raccontò che, fatto prigioniero dai tedeschi in Grecia, era stato portato in un campo di lavoro a Monaco di Baviera. Il punto forte del suo racconto fu la fuga, quando riuscì a scappare e fece tutta la strada a piedi per arrivare a casa. Arrivò a guerra già finita, stramazzando esausto a terra davanti a casa. Ci vollero due mesi per ricominciare a camminare. Aveva 84 anni quando raccontò che, anche se non camminava, quello fu uno dei periodi più belli della sua vita, coccolato dalla mamma e dalle sorelle che lo accudivano piene di gioia per averlo visto tornare vivo. 
Oggi nel Vangelo si legge di Pietro che si fida di Gesù e riceve una ricompensa straordinaria: immagino il suo sguardo, carico di emozione, simile a quello degli anziani che condividono le loro esperienze coi giovani. Qualcosa di semplice e speciale per cui vale la pena lasciare tutto.
Ascolto “Il Vecchio e il bambino “ di Francesco Guccini.


 

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