5 novembre 2021

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Tra gli Scribi e una vedova, tra superfluo ed essenziale ci sono anch'io IN mezzo ad un cammino di crescita e di ricerca.

La "Fantasticheria" di inizio novembre, pubblicata come ogni settimana, da La Voce di Ferrara - Comacchio

Ecco il testo.

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IN quel tempo” Gesù è IN quel luogo (il Tempio di Gerusalemme) e parla IN verità.

Stare IN un contesto, saper annunciare la verità (dopo averla accolta IN una ricerca autentica) e testimoniarla con la propria vita è la provocazione che mi arriva dritta nel cuore mentre cerco spunti fantastici. Immagino che Gesù sia arrivato a comportarsi così grazie ad un percorso di crescita personale e comunitaria: mi piace l'ipotesi che, come ogni uomo, abbia imparato crescendo e sia cresciuto imparando.

E mentre rifletto mi trovo dentro la scena: sono lì, IN ascolto fra la folla. Dopo uno scatto d'ira per l'invettiva contro gli Scribi, riesco ad origliare quello che Gesù dice al gruppetto dei suoi fedelissimi. Qui la rabbia diventa l'amarezza di chi sa di avere dato molto del superfluo e poco del necessario. Facile arrabbiarsi con gli altri, difficile essere davvero meglio di loro.

Fuori dal tempio ho incontrato la vedova, mi sono avvicinato e le ho chiesto se si era accorta che Gesù di Nazareth aveva parlato di lei con i suoi discepoli. Con molta calma mi ha risposto che non aveva notato nulla e che non le sembrava di aver fatto nulla di straordinario: era un modo per ringraziare del dono dei suoi quattro figli che le permettevano di invecchiare con dignità. “Siamo poveri, ma non miseri” mi ha detto. Ho finito per cenare insieme a loro: stasera saranno ospiti a casa mia. Non ho ancora capito se così metto in gioco l’essenziale o il superfluo ma intanto mi alleno IN condivisione.

Noi, che siamo ancora IN ricerca, ascoltiamo “C’è tempo” di Ivano Fossati.



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