Questa è la settimana del CONdividere. Lo faccio CON un compagno di strada davvero unico: Stefano Bottoni. Una serie di eventi particolari mi ha portato a essere fra quelli che presentano il suo (primo e unico) CD in 50 anni di storia artistica. Un CONfronto a cui partecipo con entusiasmo, domenica 14 novembre alle 16 al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara (più sotto l'invito).
Questa
settimana, ho bisogno di CONdividere le visioni del racconto di Gesù CON
qualcuno: una comunità, un gruppo, una persona. Saper interpretare i segni che
ci circondano richiede CONoscenze plurali: noi al posto di io.
Domenica
14 novembre sarò coinvolto nella presentazione di "Canto", il CD di
Stefano Bottoni: sarò CON altri nel difficile ruolo di testimone/critico/amico
per accompagnare un momento davvero unico.
Stefano,
perciò, mi aiuta a fantasticare nel solco tracciato da lui: accordi e parole
per avere uno sguardo sul mondo. Io ero un ragazzino e guardavo con attenzione
ai “grandi” come Stefano negli anni in cui i laici entravano con entusiasmo e
dedizione nella Chiesa. Un periodo di fermento straordinario che arricchisce
ancora la vita di tanti.
Così
oggi, mentre ascolto Gesù che invita a vedere e capire cosa succede attorno a noi, mi vengono in
mente alcune canzoni di Bottoni che
cantavamo ai campi scuola e in parrocchia.
“Guarda cosa c'è questa sera sotto il cielo di stelle, forse sentirai la mia
voce impregnata di pianto”: dobbiamo approfittarne finchè le stelle sono
ancora salde nel cielo. Nessuno sa il giorno e l’ora in cui le stelle cadranno:
la provvisorietà è sempre CON noi, è una CONdizione stabile “Quanta strada ancora dovrò far?”. Provo
a guardare al fico: "Dimmi che
frutti porterà l'albero di pietra che coltivi tu".
In attesa
del 14 novembre alle 16 al Ridotto del Comunale si possono ascoltare i brani,
storici e recenti, del CD “Canto” di Stefano Bottoni (lo trovate su tutte le
piattaforme online)
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