Tra grandi ideali sociali e piccole pratiche di solidarietà
questa settimana su La Voce di Ferrara-Comacchio si parla di Nullo.
Il brano da ascoltare (Caravan of love nella versione degli Housemartins) è già disponibile QUI nella playlist "Fantasticherie" su Spotify.
Ecco il testo pubblicato.
Nullo
Il padre lo aveva chiamato Nullo in omaggio agli ideali libertari e un po’ anarchici in cui credeva in aperta avversione al fascismo: credeva in una società in cui nessun individuo prevale sugli altri.
Dopo aver girato il mondo Nullo era tornato nel suo paese fra Emilia e Toscana dove aveva rilevato il negozio nella piazza. Era il classico “bazar” dove trovavi di tutto: dal pecorino locale all’insetticida contro le vespe. Apriva con orari variabili oppure su richiesta: bastava bussare alla porta di fianco al negozio.
Sopra il bancone c’era un cartello con su scritto “non si da il resto”: se avevi la cifra esatta pagavi il giusto, altrimenti i soldi in più non ti venivano restituiti. Nessuno obiettava: si sapeva che Nullo con quegli arrotondamenti dava la spesa gratis alle persone che non potevano pagarsela. Aveva realizzato un piccolo modello di economia virtuosa e solidale anticipando di vent’anni la pratica della “spesa sospesa”.
Mi piaceva fermarmi per un caffè e quattro chiacchiere dopo. Una volta gli ho chiesto come gli era venuta l’idea e mi ha raccontato che, dopo aver sentito tante volte la frase “Il resto mancia”, un giorno gli era suonato in testa “Il resto mangia”. Un cambio di consonante gli aveva dato il suggerimento giusto.
Ricordo ancora quando mi disse: “Io sono Nullo ma so che il bello di ogni piccolo momento rimane per sempre”. Questo resta, di Nullo e di tutti coloro che, consapevoli o no, sono costituiti per andare e portare un frutto che rimane.
Il brano da ascoltare: Caravan of love nella versione degli Housemartins.
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