Quintina arriva questa settimana nelle "Fantasticherie" su La Voce di Ferrara- Comacchio: numerare i figli, amare il cinema e l'assenza che diventa presenza.
Qui il testo:
Quintina, come dice il nome, è la quinta nata. Le sue sorelle, però, si chiamano Magda, Sonia, Wanda, Gisella: non si è mai capito perché il padre si sia impuntato per dare un nome numerico soltanto a lei (tanto più che la sesta figlia si chiama Delia).
Con queste premesse Quintina ha tutte le caratteristiche per essere un po' fuori dagli schemi. Una delle sue passioni è il cinema: conosce un sacco di film e di alcuni sa a memoria i dialoghi. Nelle serate di giochi, quando c'è lei evitiamo il gioco dei mimi coi titoli dei film e ci buttiamo su "nomi, fiori, città".
Se ci vediamo a capodanno, le chiediamo di fare i dialoghi dei due film più classici per noi: "I Goonies" ed "E.T." L'ultima volta ci ha deliziato con la lunga confessione di Chunk per passare poi alle scene finali di E.T.
Oggi, leggendo il Vangelo di domenica prossima, me la sono ricordata mentre ripete la frase finale del piccolo extraterrestre: “Io sarò sempre qui”. Mi sembra la sintesi del commiato di Gesù nel capitolo 28 di Matteo. So che alcuni interpretano questo film come una rilettura della vita di Gesù: non sono in grado di approfondire la questione ma sono ancora disposto a emozionarmi senza che la razionalità abbia il sopravvento. Per questo ringrazio Quintina e quelli come lei che tengono accesa la speranza di un mondo migliore: quello rappresentato dall'astronave di E.T. che, accelerando verso casa, traccia un arcobaleno nel cielo.
Il brano è, ovviamente,“E.T.: the flying theme” di John Williams.