La libertà di fantasticare a volte porta a creare situazioni non del tutto reali: altre volte le esperienze vissute e le persone incontrate si propongono quasi da sole con una forza particolare. E' il caso di Mariolina: tanti l'hanno consosciuta, tanti di più meritano di poterla conoscere. Questo on può essere altro che un piccolo stimolo, come scritto su La Voce di Ferrara-Comacchio
Ecco il testo:
Mariolina
La settimana della vite e dei tralci: ognuno è il frutto delle relazioni della sua vita, un “grappolo” di rapporti fra persone e con Dio. Ogni tralcio esiste perché ha potuto innestarsi grazie all'esempio di altri.
Così mi sono apparse davanti agli occhi le persone che mi hanno fatto crescere anche con contatti non frequentissimi.
Una di queste è Mariolina a cui ora è dedicata una sala nella parrocchia della Sacra Famiglia. Quando l'ho conosciuta era la responsabile del settore femminile dell'ACR di Ferrara nell'anno in cui si è organizzato il primo campo scuola estivo misto unendo ragazzi e ragazze. Da lì (era, forse, il 1974) è nato il centro diocesano della "nuova" ACR di Ferrara: un'esperienza che mi ha cambiato la vita. Con Mariolina ci siamo un po’ persi di vista (salvo assistere alle sue esilaranti rappresentazioni teatrali) per ritrovarci poi a contatto diretto in parrocchia “alla Sacra”. Di lei all’inizio mi aveva un po’ intimorito la parvenza un po’ burbera; invece ho scoperto la sua grande tenerezza unita alla tenacia, la competenza insieme all‘umiltà. In una parola la passione autentica per il suo lavoro educativo di insegnante, catechista, donna attenta alle realtà del mondo. Tutto condito con uno sguardo attento ed uno spirito ironico: valeva sempre la pena ascoltarla.
In questo periodo si riflette sui “Santi della porta accanto”: sono convinto che Mariolina, un tralcio robusto a cui rimanere attaccati, vada inserita nell’elenco.
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