Per questo conoscere persone come Gianni è un vero dono.
Ecco la "Fantasticheria" di cui è protagonista, come sempre pubblicata su La Voce di Ferrara - Comacchio
GIANNI
Gianni ama pescare. Il mercoledì pomeriggio chiude prima l'officina, prende tutta l'attrezzatura e va nel suo posto segreto a mettere giù le canne. Anche nel fine settimana almeno mezza giornata è dedicata alla sua passione.
Qualche volta ho accompagnato Gianni: mi ha sempre affascinato la sua capacità di stare ore a guardare i movimenti di un piccolo galleggiante in mezzo all'acqua.
Ha provato anche ad insegnarmi ma, nonostante mi ritenga un uomo tranquillo e riflessivo, ho scoperto che la pesca non fa per me.
Gianni è di poche parole ma ricordo chiaramente quel lungo pomeriggio in cui, come il cielo di primavera, si è aperto. Davanti alla distesa di canne ci siamo raccontati pezzi del nostro mondo e lui ha confermato uno sguardo acuto, capace di andare oltre le prime impressioni.
"Il galleggiante è l'esempio: quando rimane in superficie sembra inutile, incapace di mandare segnali chiari. E’ come se dormisse. Si capisce che è vivo e attento quando va sotto, quando viene attirato dalla profondità. Sai cosa ti dico? Mi sembra che anche per noi uomini sia la stessa cosa".
Gianni ama pescare e andare a fondo nei suoi pensieri: cerca, con semplicità, di riflettere sui segnali che riceve. Sono convinto che sa distinguere un tuono da una voce e ascoltare i consigli di un angelo, che magari gli indica dove lanciare le sue esche.
Fra l'altro Gianni è uno di quei pescatori che ributtano i pesci in acqua.
In suo onore sarò poco originale: la canzone di questa settimana è "Il pescatore" di De Andrè.
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