18 marzo 2021

Gianni

La pazienza e la voglia di andare in profondità: 
doti importanti, forse rare in tempi frenetici e superficiali come quelli che stiamo vivendo.

Per questo conoscere persone come Gianni è un vero dono.

Ecco la "Fantasticheria" di cui è protagonista, come sempre pubblicata su La Voce di Ferrara - Comacchio

GIANNI

Gianni ama pescare. Il mercoledì pomeriggio chiude prima l'officina, prende tutta l'attrezzatura e va nel suo posto segreto a mettere giù le canne. Anche nel fine settimana almeno mezza giornata è dedicata alla sua passione.

Qualche volta ho accompagnato Gianni: mi ha sempre affascinato la sua capacità di stare ore a guardare i movimenti di un piccolo galleggiante in mezzo all'acqua.

Ha provato anche ad insegnarmi ma, nonostante mi ritenga un uomo tranquillo e riflessivo, ho scoperto che la pesca non fa per me.

Gianni è di poche parole ma ricordo chiaramente quel lungo pomeriggio in cui, come il cielo di primavera, si è aperto. Davanti alla distesa di canne ci siamo raccontati pezzi del nostro mondo e lui ha confermato uno sguardo acuto, capace di andare oltre le prime impressioni.

"Il galleggiante è l'esempio: quando rimane in superficie sembra inutile, incapace di mandare segnali chiari. E’ come se dormisse. Si capisce che è vivo e attento quando va sotto, quando viene attirato dalla profondità. Sai cosa ti dico? Mi sembra che anche per noi uomini sia la stessa cosa".

Gianni ama pescare e andare a fondo nei suoi pensieri: cerca, con semplicità, di riflettere sui segnali che riceve. Sono convinto che sa distinguere un tuono da una voce e ascoltare i consigli di un angelo, che magari gli indica dove lanciare le sue esche.

Fra l'altro Gianni è uno di quei pescatori che ributtano i pesci in acqua.

In suo onore sarò poco originale: la canzone di questa settimana è "Il pescatore" di De Andrè.



 

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