13 settembre 2025

#passa_Parola n.43


Questa settimana ricorre la festa dell'esaltazione della Croce, un passaggio fondamentale nella vita di Gesù e di ogni cristiano.
Per me, ancora oggi, rimane una prospettiva che tendo a lasciare in secondo piano poiché non sono capace di accettarla davvero.
In momenti come questi mi affido alla musica: in questo caso vado sul sicuro con Bach.
Come ogni settimana  su La Voce di Ferrara-Comacchio in 60 secondi si può leggere la mia piccola rubrica #passa_Parola.
Il testo integrale è anche qui di seguito.

Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce.”

Di fronte al brano di Paolo ai Filippesi, proposto questa settimana, sono rimasto a lungo in silenzio ad occhi chiusi: ho ritrovato la sofferenza, il senso di vuoto, l’inadeguatezza, la negatività che mi accompagnano da sempre. Non sono stato, però, capace di accettare l’idea della morte in croce.

Ho tanta strada da fare: non solo per avvicinarmi a Gesù ma anche per provare a raggiungere la mia amica Laura Vincenzi che ha scritto “Abbracciare la croce=Vivere l’avventura”. La Croce questa domenica è al centro della liturgia, ma rimane una prospettiva che tendo a lasciare in secondo piano.

Provo a non affidarmi solo ai ragionamenti e mi consento un po’ di musica: un ascolto rilassato della “Passione secondo Matteo” di Bach. Ogni volta mi tocca profondamente, fin dal primo ascolto sulle audiocassette donatemi dal mio amico (poi diventato vescovo) Don Andrea Turazzi. So che non è così, ma mi sembra di sentire per la prima volta l’aria “Komm, süßes Kreuz” (Vieni dolce croce): la viola da gamba che accompagna e dialoga col solista (un basso) mi conduce ai piedi della croce con una serenità che non conoscevo.

Trovo il testo tradotto: “Vieni, dolce croce, così voglio dirti, mio Gesù, dammela per sempre! Se le mie sofferenze diventano insopportabili, mi aiuterai tu stesso a portarle.”

È la preghiera di oggi, ancora alla ricerca della dimensione più autentica della vita.

 

Nessun commento: