13 gennaio 2024

Il Foglietto in tasca n. 60


Finita la pausa natalizia torna il "Foglietto in tasca": sul settimanale La Voce di Ferrara-Comacchio sono arrivato al n. 60!
Questa settimana uno strano incrocio fra Samuele e il Pampepato di casa mia produce esiti inattesi.

Qui il testo: buona lettura!

«In quei giorni, il giovane Samuele serviva il Signore alla presenza di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti.»

Sembra che dai tempi di Samuele la situazione non sia cambiata.

A caldo direi che anche oggi la parola del Signore è rara, basta un rapido sguardo in giro per vedere il disastro che ci circonda: nel piccolo di una borgata e nel grande di un pianeta gravemente malato.

Poi mi rendo conto che non è così: ai tempi di Samuele, Gesù non era ancora venuto.

Oggi abbiamo già ricevuto il dono dell’incarnazione, della morte in croce, della resurrezione e dello Spirito. Onestamente non si può dire che la parola del Signore manchi: gli aiuti per vivere alla grande” ci sono tutti, dipende da noi usarli o no.

Quando la mia famiglia si riunisce per fare il Pampepato, secondo l’antica ricetta ereditata da mia madre, sulla tavola ci sono tutti gli ingredienti. Se il risultato è scadente vuol dire che abbiamo sbagliato noi a impastare, a sbattere, a dare la forma, a cuocere, a mettere alla nebbia, a ricoprire col cioccolato. Siamo noi che possiamo trascurare o dosare male gli ingredienti (fra cui spicca il Macis che mia madre comprava dai “Grisùn”); sempre noi rischiamo di mettere poca passione, attenzione, disponibilità al lavoro di gruppo.

Forse la vita è proprio la ricerca di buoni sapori da mettere insieme nella ricchezza di relazioni profonde, per cogliere le parole e le visioni che possiamo incontrare.

Così, in ogni stagione, si potrà fare il miglior dolce da regalare agli altri.


 

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