«Ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese»
La
frase che porto in tasca è all’inizio della prima lettura, dal
libro del Profeta Amos.
Amos
è diretto e denuncia gli imbrogli dei potenti che si arricchiscono
sfruttando i bisogni della gente, manipolando i prezzi e truccando le
unità di misura dei prodotti.
A leggere l’elenco mi vengono in mente tutte le speculazioni in atto sui prezzi dell’energia, sui traffici in borsa, sulle guerre giustificate con scelte ideologiche che mascherano interessi economici di pochi a svantaggio di tanti. Amos è vissuto otto secoli prima di Gesù ma potrebbe benissimo essere un nostro contemporaneo.
Amos,
poi, mi porta ai ricordi della mia infanzia, al cortometraggio “Il
mio amico Ben” di Walt Disney. Era uno dei brevi filmati che
precedevano i film di Natale che puntualmente andavo a vedere
accompagnato da mia sorella: ora si può vedere integralmente su YouTube.
Viene
raccontata la storia di Benjamin Franklin, delle sue invenzioni e
attività politiche, dimostrando che in realtà sono tutte nate dal
topolino Amos che viveva insieme a lui. Persino l’incipit della
dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti viene proposta dallo
stesso Amos.
Mi sembra che la risposta alle ingiustizie e allo sfruttamento possa nascere proprio dall’ascolto dei più piccoli: le persone semplici che mi stanno accanto possono aiutarmi a trovare la strada dell’indipendenza dall’egoismo e dalla sopraffazione. “Ascoltate”, quindi, è rivolto anche a me (a noi?).
1 commento:
Mi piace molto la tua riflessione e la trasposizione di questa lettura agli eventi attuali. Grazie
Posta un commento