26 giugno 2022

104


Questa è l'ultima “fantasticheria”, perciò, mentre Gesù parla alla radio, mi sento autorizzato a dare consigli.
Ringrazio chi mi ha fatto compagnia e resto in ricerca di "segnali di futuro".

Segue il testo pubblicato sull'ultimo numero prima della pausa estiva del settimanale La Voce di Ferrara-Comacchio

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In questa fantasticheria n. 104 Gesù, dopo averci rimproverato quando vogliamo incenerire chi non la pensa come noi, è ospite di una trasmissione radiofonica: ogni tanto mandano in onda i vocali degli ascoltatori e lui risponde. La pubblicità e le canzoni del momento impongono tempi stretti: le risposte, perciò, sono rapide e sintetiche. 

La maggior parte degli ascoltatori usano la radio come un sottofondo mentre guidano o lavorano: le considerazioni del Messia passano senza lasciare traccia. Fra quelli che ne capiscono il significato profondo solo alcuni decidono di mettersi in gioco. È la stessa situazione della parabola del seminatore. Per quanto mi riguarda è quello che mi capita a messa: cerco di ascoltare ma poi la mente si aggroviglia e fatico ad essere davvero presente.

Per fortuna, da quasi un anno e mezzo, grazie a questa "sfida" settimanale, sono provocato a leggere e rileggere in anticipo il vangelo della domenica, a lasciarlo sedimentare fino a diventare lo stimolo per un piccolo viaggio.

Questa è l'ultima “fantasticheria”, perciò mi sento autorizzato a dare consigli. Mi limito a uno solo: leggere e rileggere il Vangelo è un antidoto efficace contro l'incapacità di ascolto di cui siamo pervasi; non a caso è un invito che la Chiesa propone con insistenza. Io sono stato "costretto" a farlo sperimentando anche un collegamento inatteso con tante persone che mi hanno fatto sapere che mi seguivano. Un piccolo modo per creare relazioni che, forse, è il regalo prezioso dello Spirito in questo tempo. Saluto cantando “See you later, alligator”


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