Ho scritto questa piccola poesia come "biglietto" di Natale: la pubblico qui proprio l'ultimo giorno del 2013 quando il ritmo del passaggio notte/giorno assume in significato addirittura esagerato... quasi che la nostra società creda davvero che il trascorrere del tempo porti automaticamente il cambiamento.
Se non c'è una base salda su valori veri anche questa speranza rischia di essere la solita operazione di facciata.
Questa base, questo scoglio in mezzo al mare, credo sia proprio l'accoglienza ai bambini, alla vita, al futuro...al senso del Natale: un senso che può, secondo me, appassionare anche chi non ha nessun interesse per gli aspetti religiosi.
Ci vediamo l'anno prossimo.
Ci sono notti
che aprono giorni
pieni di sorprese,
ci sono giorni
che preparano notti
di sogni profondi.
In questo scambio infinito
Natale viene,
ancora una volta,
per farci ripartire.
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