Sarà un "Natale di ripartenza"?
Lo auguro a me e a tutti nella fiducia che è possibile salire il monte del Signore:
l'esempio di Francesco "Checco" Molinaro lo dimostra.
#passa_Parola n.57 si legge sul settimanale La Voce di Ferrara-Comacchio che precede il Natale e anche qui di seguito.
“Chi
potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo
santo?
Nella domenica che precede il Natale ogni pensiero si colora di fiducia: Dio è in mezzo a noi. La sua onnipotenza si è fatta vicina nella fragilità di un bambino, nella realtà concreta della sua crescita, nel suo cammino fra gli uomini e le donne fino alla morte in croce e alla resurrezione. Mettere in fila queste parole è facile, può sembrare una formula imparata a memoria: le rileggo e mi rendo conto di quanta strada devo ancora fare per crederci davvero e, soprattutto, per allineare la mia vita a quello che dichiaro.
Il salmo 23 che proclameremo insieme nelle Messe del 21 dicembre, aiuta a fare un passo avanti evidenziando che la vicinanza al Signore si ottiene con mani innocenti e cuore puro, senza rivolgersi agli idoli.
Dedicherò qualche minuto a segnare su un foglietto quali sono gli idoli che mi attirano: è un esercizio, anche questo, apparentemente semplice ma l’ultima volta che l’ho fatto mi ha riservato diverse sorprese.
Per le mani innocenti e il cuore puro, invece, cerco di accogliere le esperienze quotidiane che mi propongono testimoni veri. Uno speciale l’abbiamo salutato qualche giorno fa: Checco Molinaro. Amava far fatica in montagna, ma la sua vita accanto agli ultimi è la funivia che lo ha fatto salire immediatamente in cima al monte del Signore.
Insieme a lui festeggio il “Natale di ripartenza" che auguro a ogni persona che legge queste righe.

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