Il salmo 97, che viene proclamato domenica 16 novembre, è un crescendo di immagini e suoni da cui è bello lasciarsi trascinare. La natura stessa crea una sinfonia di festa che invita tutti a partecipare: anche noi che leggiamo queste righe migliaia di anni dopo.
Il testo pubblicato sul settimanale La Voce di Ferrara-Comacchio si può leggere qui di seguito
“Risuoni il mare e quanto racchiude, il
mondo e i suoi abitanti.
Giudicherà il mondo con giustizia e i popoli con rettitudine.”
Il
salmo 97, che verrà proclamato nelle messe di domenica 16 novembre,
è come una sinfonia: immagino di ascoltarlo a occhi chiusi gustando
le parole, i suoni che vengono evocati e le immagini che li
accompagnano. C’è un’armonia divina che si rivela nella natura.
Anche
il mondo e i suoi abitanti si fermano da ogni attività (soprattutto
dalle guerre e dalle violenze) e cantano ognuno la nota che sgorga
dalla propria anima. Le infinite note si uniscono a formare l’accordo
armonico perfetto: probabilmente è lo stesso che si è sentito al
momento della creazione (o del Big Bang).
Pregusto
la festa infinita della giustizia, della pace, degli uomini
abbracciati dalla natura in un dono reciproco di senso e di
fratellanza accolto da Dio.
Tengo i piedi ben saldi per terra: ho
appena imparato a volare.

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