20 maggio 2025

#passa_Parola n.35

I viaggi di Paolo e Barnaba per l'avvio della Chiesa dei primi tempi si rinnovano nel ritorno a casa dei 132  cardinali che hanno eletto  Papa Leone XIV. 
Ora come allora il contatto diretto fra le persone alimenta la fede autentica che, oggi, dà slancio al Giubileo della speranza. 
E' un periodo speciale da vivere con l'entusiasmo degli Apostoli.
Come ogni settimana La Voce di Ferrara-Comacchio pubblica la rubrica @passa _Parola, arrivata al numero  35. 
Si può leggere il testo anche qui sotto.

Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro”

Il racconto dei viaggi di Paolo e Barnaba è più che mai attuale. Immagino 132 cardinali che tornano a casa, fino agli angoli più sperduti della terra (angoli difficili da descrivere dato che il nostro pianeta è più o meno sferico) e riuniscono le loro comunità.

Come accaduto ad Antiòchia ogni cardinale riferisce per esperienza diretta quello che Dio ha realizzato in questi giorni a Roma, ringraziando di essere stato un collaboratore dello Spirito, strumento di comunione e sinodalità. Così i cerchi concentrici del sasso di speranza lanciato nel mare del nostro tempo raggiungono ciascuno di noi: i testimoni diretti alimentano un'onda che sospinge la vitalità della chiesa.

Le porte della fede sono aperte, il giubileo della speranza continua a produrre frutti preziosi e nuove occasioni di rinascita nell’ospedale da campo per cui tanto si è speso Papa Francesco.

Da Paolo e Barnaba la passione di Dio per l'uomo è arrivata fino a Papa Francesco e, ora, a Papa Leone XIV. Un Leone che invoca una “pace disarmata e disarmante”, rappresenta la forza della mitezza che ancora oggi è in grado di sconvolgere i prepotenti che credono di governare il mondo.

In questi giorni ho sentito alcune canzoni lombarde “da osteria” in cui i preti sono chiamati “prevosti”: il cognome di Papa Leone XIV dona un senso popolare al grande servizio a cui è stato chiamato. È sempre più il momento di vivere insieme In Illo uno unum”.



 

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