“I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre.”
Leggo la prima lettura di domenica 17 novembre:
per me, cresciuto nella “zona Doro” fra ciminiere e campi
coltivati, il 17 novembre è il ricordo dell'Eccidio in cui sette
antifascisti ferraresi furono ammazzati nel 1944 da parte delle SS.
Tutto avvenne di fronte al Caffè del Doro: il monumento che ricorda
l’esecuzione è lì a rinnovare per sempre la memoria.
Nella mia infanzia ho visto crescere le nuove case che hanno sostituito i campi coltivati: al posto di uno stradone sterrato in cui facevamo le corse in bici, è sorta Via XVII Novembre rendendo ancora più presente la data dell’eccidio.
Penso non sia una coincidenza che in questa data si leggano le letture che descrivono la fine dei tempi: il profeta Daniele li descrive e ribadisce che la salvezza sarà riservata ai saggi, in particolare a chi si è speso per la giustizia. Purtroppo la ricerca della giustizia è problematica anche oggi a causa dell’incapacità di fare tesoro delle esperienze tragiche del passato.
Un barlume di speranza viene dalla scuola
primaria del “Doro” che da tanti anni propone momenti di
riflessione in occasione del 17 novembre. Anche quest’anno attorno
ai bambini che cantano si riallacciano i fili fra passato e futuro
con tante realtà del territorio che collaborano.
Domenica 17 alle
17,30 nel salone della Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore sarà
significativo essere presenti in tanti.
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