17 aprile 2022

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Pasqua: è sempre il momento di mettersi in cammino, facendo i passi che servono. C'è chi, come me, ne fa qualcuno in meno.
Per fortuna si possono incontrare  persone speciali come il mio amico Luca.

La "Fantasticheria" n. 94 sul numero di Pasqua de La Voce di Ferrara-Comacchio , a seguire il testo.

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Ho iniziato a tenere controllati i passi che faccio in una giornata: in tanti mi hanno detto che è fondamentale fare almeno 10.000 passi al giorno.

Da bravo neopensionato ho installato una delle tante app adatte allo scopo.

I primi due giorni ho voluto vedere come andava senza farmi prendere dalla smania: sono passato dai 6094 passi di ieri ai 9994 di oggi. Non sono ancora arrivato a 10.000: sembra, però, che il contapassi sappia che sto cercando spunti per le ultime fantasticherie. Mi mancano 6 passi per arrivare all’obiettivo prefissato.

Se fossi stato sulla strada del sepolcro con Pietro e Giovanni mi sarei fermato a 6 metri di distanza perdendo un’occasione per cogliere il senso profondo della vita.

In realtà sono qui, oggi, e non ho bisogno di entrare nel sepolcro per sapere che Gesù è veramente risorto. Vorrei perciò celebrare la Pasqua insieme a chi mi ha preceduto nell’abbraccio di Dio: penso al mio amico Luca di cui abbiamo appena celebrato il funerale. In lui ho trovato un’umanità piena illuminata dalla fede: dai tempi della Parrocchia di Mizzana fino ai periodi più recenti da lui ho sempre avuto un sorriso, un pensiero positivo, una sintonia dettata da grande disponibilità. Amava la gente, le piante, la storia: nel suo lavoro in biblioteca era un punto di riferimento e di aiuto gratuito. E’ grazie a lui e alle tante persone buone che mi sono state donate che la Pasqua è davvero vicina: un impegno da riprendere ogni giorno. Domani sono sicuro che, in buona compagnia, farò i 6 passi che ancora mi mancano.


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