18 gennaio 2025

#passa_Parola n. 18



Dalla Lettera ai Corinzi arriva a ciascuno di noi la consapevolezza di essere in una comunità in cui ognuno può valorizzare i suoi doni: questo vale in ogni ambito in cui si svolge la nostra vita. 
Siamo arrivati al n. 18 della rubrica #passa_Parola sul settimanale "La Voce di Ferrara": la ricerca continua.

Il testo integrale è disponibile qui di seguito.

A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune

Il brano di Paolo ai Corinzi esprime il senso della chiamata rivolta a ciascuno di noi: io l’ho memorizzato attraverso una metafora che mi aiuta a capire meglio termini complessi come “carisma”, “ministero”, “attività”.

Nell’orchestra che esegue la sinfonia comunitaria della mia vita lo Spirito è l’autore della musica, l’artigiano che ha costruito gli strumenti e il maestro che dirige l'esecuzione: posso eseguire la mia partitura con lo strumento che mi è stato donato per contribuire all’esito finale. La disponibilità, l'impegno e la passione dipendono dalla mia scelta: so benissimo che posso rinunciare, cercare altra musica o smettere di suonare.

Ero convinto, però, che San Paolo pensasse soprattutto alla vita della comunità ecclesiale mentre, rileggendo il brano con attenzione, trovo che la manifestazione dello Spirito è donata per il bene comune, quindi senza limiti di luoghi e contesti. Così i doni descritti valgono quando mi trovo in parrocchia, in un’associazione, in un movimento ecclesiale ma anche (o soprattutto) quando mi trovo in tutti gli altri ambiti in cui la mia vita si svolge.

Mi piacerebbe, quindi, provare ad allargare l’elenco consegnato da Paolo ai Corinzi, con doni più legati alla dimensione sociale: il dono dell'ascolto, della convivialità, dell'accoglienza, della coerenza sono i primi che mi vengono in mente. Certamente sono doni già compresi nei titoli del “catalogo” di Paolo ma noi donne e uomini di oggi, che non riusciamo a vedere le realtà descritte per i credenti di Corinto, forse abbiamo bisogno di ripartire dalla capacità di leggere la presenza dei doni dello Spirito nelle esperienze quotidiane.



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